WHAT ARE GENDER PRONOUNS AND WHY IS IT IMPORTANT TO USE THE RIGHT ONES?
THE CONVERSATION - By Glen Hosking - October 15, 2021
I pronomi di genere sono i termini che le persone scelgono per riferirsi a sé stessi e che riflettono la loro identità di genere. Interessante notare come quelli inglesi includano anche i pronomi neutri, assenti in alcune lingue, come quella italiana: esistono i pronomi he/him, she/her e i pronomi neutri rispetto al genere come they/them, utilizzati da chi non si identifica con un’identità singola. Conoscere e utilizzare i pronomi corretti favorisce l'inclusione, fa sentire le persone rispettate e apprezzate e afferma la loro identità di genere.
Ma che cos’è il genere? Sesso e genere vengono spesso utilizzati impropriamente come se fossero sinonimi, ma in realtà questi hanno significati diversi: il sesso si riferisce alle differenze fisiche tra le persone e solitamente viene assegnato alla nascita in base a caratteristiche fisiologiche come i genitali e la composizione cromosomica. Questo è distinto dal genere, che è invece un costrutto che riflette il ruolo sociale e culturale del sesso all'interno di una determinata comunità. Le persone spesso sviluppano la loro identità di genere e l'espressione di genere nel tempo, in risposta al loro ambiente. Sebbene il genere sia stato definito binario nella cultura occidentale, quindi maschile o femminile, in realtà si tratta di un ampio spettro; una persona può identificarsi in qualsiasi punto all'interno di questo spettro o anche totalmente al di fuori di esso. Ciò significa che non tutte le persone si identificano con il sesso assegnato alla nascita: alcune possono identificarsi nel genere opposto, altre non si identificano con alcun genere, mentre altre ancora si identificano con generi multipli. Solo la persona stessa può determinare qual è la sua identità di genere, e questa può cambiare nel tempo.
Le persone che si identificano al di fuori di una concezione binaria del genere usano spesso pronomi che non sono specifici per un genere: questi includono they/them/their usati al singolare, ze (pronunciato “zee”) al posto di she/he, e hir (pronunciato “here”) al posto di her/him/his. Ognuno ha il diritto di usare i pronomi di genere che corrispondono alla propria identità; questi pronomi possono corrispondere o meno all’espressione di genere, ossia il modo in cui la persona si veste, appare, si comporta o come si fa chiamare. È importante che i luoghi di lavoro e le organizzazioni supportino l'uso da parte delle persone di nomi autoidentificati, al posto del nome legale dato alla nascita, e pronomi autoidentificati, al posto del pronome presunto basato sul sesso assegnato alla nascita o sulla percezione dell'aspetto fisico. Essere misgendered e/o misnamed, ovvero essere identificato con il genere e/o il nome errato, può portare la persona a sentirsi non rispettata, invalidata e rifiutata, causando un vissuto di angoscia e minacciandone la salute mentale. Le persone transgender e non binarie hanno il doppio delle probabilità di avere pensieri suicidari rispetto alla popolazione generale e hanno fino a quattro volte più probabilità di fare un uso rischioso di sostanze. Al contrario, l'uso di pronomi e nomi corretti riduce i rischi di depressione e suicidio. Uno studio del 2018 pubblicato sul Journal of Adolescent Health ha mostrato che rispetto ai coetanei che non possono usare il nome e il pronome prescelti, i giovani che possono farlo manifestano il 71% in meno di sintomi di depressione grave, una diminuzione del 34% dei pensieri suicidari e del 65% dei tentativi di suicidio.
Abituarsi ad utilizzare i pronomi corretti può non essere semplice; per questo, l’autore dell’articolo, psicologo clinico, fornisce 7 consigli per aiutare a comprendere meglio i pronomi di genere e come validare l'identità di genere di ciascuno:
Non dare per scontato il genere o i pronomi di genere di un'altra persona. L’identità di genere di una persona, e quindi i suoi pronomi di genere, non sono sempre riconoscibili dal nome, dall’aspetto fisico o da come si veste o si comporta.
Chiedere il pronome di genere di una persona. Chiedere informazioni per utilizzare correttamente i pronomi di genere di qualcuno è un modo semplice per mostrare rispetto per la sua identità. È sufficiente chiedere in modo rispettoso e privato in quali pronomi si identifica: "Posso chiederti quale pronome usi?".
Condividere il proprio pronome di genere. È importante normalizzare la condivisione dei pronomi di genere condividendo attivamente i propri. Questi possono essere inclusi dopo il nome nella firma, sugli account social o anche esplicitamente quando ci si presenta. Normalizzare la condivisione dei pronomi di genere può essere particolarmente utile per le persone che usano pronomi al di fuori del binarismo, perché li aiutererebbe a sentirsi visti e accettati.
Chiedere scusa se ci si riferisce a qualcuno con il pronome sbagliato. Gli errori accadono e può essere difficile adattarsi all'uso dei pronomi corretti di qualcuno. Se questo accade, è importante scusarsi e poi continuare la conversazione usando il pronome corretto.
Evitare il linguaggio di genere binario. Per far sentire tutti rappresentati si deve evitare di rivolgersi a gruppi con "signore e signori" o "ragazzi e ragazze”, e usare piuttosto espressioni come "tutti", "colleghi", "amici" o "studenti". I datori di lavoro dovrebbero fare particolare attenzione ad utilizzare un linguaggio neutrale rispetto al genere nelle comunicazioni formali e informali.
Aiutare gli altri. Se un collega, un datore di lavoro o un amico usa un pronome errato, correggerlo lo aiuterà a capire l’importanza di usare i pronomi corretti.
Esercitarsi. Se i pronomi neutri rispetto al genere come "they" e "zee" risultano nuovi, ci si può concedere del tempo per esercitarsi e abituarsi ad essi.
Traduzione e commento di Marlene De Fabritiis
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